Eutanasia

L’eutanasia è una realtà indesiderabile ma accettata sia per il riabilitatore di tartarughe marine che per il biologo sul campo che incontra una tartaruga gravemente debilitata o ferita terminale. Solleva questioni pratiche ed etiche che devono essere prese in considerazione per prevenire lo stress e la sofferenza indebiti per la tartaruga e il personale coinvolto.

Il termine eutanasia deriva dal greco eu, che significa bene, e thantos, che significa morte. Il panel dell’American Veterinary Medical Association sull’eutanasia definisce una buona morte come “una che si verifica con dolore e angoscia minimi”. L’obiettivo dell’eutanasia è ridurre al minimo la sofferenza di un animale la cui condizione è terminale. Tuttavia, prima che venga presa questa decisione irrevocabile, ci sono molti fattori da considerare.

Lo scopo di questa discussione è quello di determinare il punto finale più umano per una tartaruga marina in via di estinzione con lesioni terminali. Per una discussione più dettagliata vedere pagina 96 in Marine Turtle Trauma Response Procedures: A Husbandry Manual. PDF

In primo luogo, la necessità di eutanasia deve essere determinata. Questo dovrebbe essere stabilito da professionisti che hanno familiarità con le tartarughe marine, hanno valutato l’entità del trauma e sono informati sulle risorse locali disponibili.

  • La tartaruga può sopravvivere alle ferite?
  • Può sopravvivere allo stato selvatico nella sua condizione attuale o ha bisogno di riabilitazione?
  • Sono disponibili strutture di riabilitazione?

A meno che la situazione non sia chiaramente grave (es., rimozione di 3 o 4 pinne, eviscerazione, o trauma cranico dove il cervello è visibile), la decisione di eutanasia dovrebbe essere fatta solo dopo aver consultato un veterinario che ha una notevole esperienza rettile (preferibilmente tartaruga marina specifica).

È necessaria cautela riguardo all’eutanasia poiché ciò che si può percepire come una condizione terminale potrebbe essere sopravvissuto da una di queste incredibili creature. Ad esempio, c’è un rapporto pubblicato e credibile di una femmina congenitamente cieca che nidifica sulla spiaggia. Questo rapporto dimostra che senza visione questo cucciolo sopravvisse, prosperò,si accoppiò e tornò a deporre le uova.

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